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Musei, palazzi e monumenti

Una visita al museo è sempre un viaggio indietro nel tempo. L'offerta museale della Sicilia occidentale è ricca e variegata, proprio come la sua storia. Dai coralli del museo Pepoli alla tonnara di Favignana, dalle ceramiche del museo Cordici di Erice ai reperti archeologici di Torre Ligny. Tuttavia la Sicilia è anche e sopratutto un museo diffuso, ricca di palazzi barocchi, ville pregiate e monumenti d'epoca.

  • 1 - Castello di Punta Troia
  • 1 - Castello di Punta Troia
  • 1 - Castello di Punta Troia

1 - Castello di Punta Troia

Il castello di Punta Troia: la vedetta sul mediterraneo

Era originariamente una torre d’avvistamento costruita sulla parte più alta di Marettimo dai saraceni; in seguito Ruggero la trasformò in castello fortezza, i suoi ambienti suggeriscono, infatti, un uso prettamente militare. La grossa cisterna da cui un tempo attingeva acqua fi trasformata in cella, in questa fu recluso Guglielmo Pepe. Al pianterreno un unico ampio ambiente si collega alla parte alta tramite una robusta scala, qui oltre all’ampio vano un piccolo passaggio conduce ad una seconda scala che accede al terrazzamento, su questo si aprivano le stanze delle sentinelle.

  • 2 - Castello di Santa Caterina
  • 2 - Castello di Santa Caterina

2 - Castello di Santa Caterina

La fortezza sul mare

Costruito durante la dominazione saracena come semplice torre d’avvistamento, fu trasformata da Ruggero I d’Altavilla in castello. Durante il dominio Svevo fu dato in concessione a Palmerio Abate e per lungo tempo restò proprietà della sua famiglia. Nel 1400 il castello di S. Caterina fu ricostruito in pietra calcarea locale con sporgenze simmetriche ai quattro angoli. Il piano terra era infossato nella roccia mentre al primo piano c’erano gli alloggi per la guarnigione con soffitti a volta ed una cappella intitolata a S. Caterina dove il prete officiava la messa per i detenuti. Un piccolo fossato correva lungo la facciata quindi doveva esserci un ponte levatoio. Sulle pareti si aprivano numerose finestre ogivali, feritoie, spiragli e buche. Sull’estremità dello stipite destro della porta d’ingresso del castello era collocato uno stemma aragonese. Il forte venne in parte demolito e devastato nel 1860. Dopo la Seconda Guerra mondiale, il castello di S. Caterina fu requisito dalla marina militare.

  • 3 - Ex Stabilimento Florio
  • 3 - Ex Stabilimento Florio
  • 3 - Ex Stabilimento Florio

3 - Ex Stabilimento Florio

La Tonnara di Favignana o Ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica

L’ Ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica, è una antica tonnara, con annesso stabilimento per la conservazione del pescato. Si sviluppa su 32 mila metri quadri, di cui 3/4 coperti ed è una delle più grandi tonnare del Mediterraneo . La famiglia Florio nel 1841  prese in affitto la tonnara per la mattanza  dalla famiglia Pallavicini di Genova  ed  l'affidò all'architetto Giuseppe Damiani Almeyda  che la  ampliò e ristrutturò. Fu la prima struttura industriale del suo genere dove fu inventato il rivoluzionario metodo della conservazione del tonno sott'olio dopo la bollitura e inscatolamento e che aveva creato un asilo che servisse le esigenze degli operai. Nel 1991 lo stabilimento fu acquisito dalla Regione Siciliana che ne ha finanziato il restauro concludendo i lavori nel 2010 e facendone uno splendido esempio di archeologia industriale.  Oltre agli ambienti un tempo deputati allo stoccaggio delle barche ed alla lavorazione vera e propria del tonno, alcuni spazi sono stati destinati alla creazione di un originale museo che sposa la storica tradizione locale con le avanguardie tecnologiche sottolineando la storica conduzione illuminata dello stesso stabilimento. Un antiquarium con reperti archeologici ritrovati nell'arcipelago, tra cui alcuni della battaglia delle Egadi, anfore di vari tipi e periodi storici, reperti preistorici, una statua acefala, la “fiasca del pellegrino”, un rostro di epoca romana; una piccola sezione dedicata ai Florio, due installazioni multimediali olografiche di grande effetto e suggestione dove prende vita la camera della morte e dove sono raccolte le testimonianze delle persone che hanno lavorato in questo stabilimento; una saletta per la proiezione di filmati storici, due sale dedicate all'esposizione delle immagini dei grandi fotografi dell'agenzia Magnum, una serie di pannelli didattici sulla pesca e sulla lavorazione del tonno e le attività più significative delle attività della tonnara; la stanza dell'olio dove vengono esposte le “scatolette” dove veniva inscatolato il tonno. All'interno del complesso, nella grande “Galleria delle Macchine”, è stata realizzata una sala convegni da 400 posti, climatizzata e completamente arredata e attrezzata, affiancata ad un grande ambiente per l'accoglienza.

 

  • 4 - Palazzo Florio

4 - Palazzo Florio

Simbolo di Favignana, tra Neogotico e Liberty

Il Palazzo Florio è uno splendido edificio in stile neogotico, costruito nel 1878 su progetto di uno dei più famosi architetti dell’epoca, Damiani Almeyda. Pur presentandosi esternamente come un palazzo signorile ed aristocratico, all’interno lo stile serioso del neogotico è reso più leggero e allo stesso tempo elegante dagli arredi in stile liberty e da splendidi ferri battuti, opera della fonderia Oreta dei Florio.

Oltre ad essere la residenza della famiglia Florio, il Palazzo ospitava spesso personaggi illustri invitati a Favignana durante il periodo della "mattanza". Tuttavia i Florio lo avevano eletto anche a rifugio dallo stress e dai dispiaceri della vita. Proprio qui Donna Franca trascorse un lungo periodo dopo la morte della figlia Giovanna. Una visita al Palazzo Florio, da poco restaurato, è certamente un’esperienza da non perdere per respirare aria di storia e di arte che regalano emozioni uniche. Il palazzo oggi è sede della biblioteca comunale e dell’info point turistico ed ospita anche un piccolo “Antiquarium” e una collezione di conchiglie.