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Levanzo e Marettimo

Levanzo e Marettimo, le altre due perle delle Egadi

Levanzo e Marettimo: altre due isole suggestive e affascinanti

  • Location: Levanzo, Marettimo, Isole Egadi

Oltre all’isola di Favignana, fanno parte dell’arcipelago delle Egadi anche Levanzo e Marettimo (oltre agli isolotti Maraone e Formica). Due isole molto diverse da Favignana e molto diverse fra di loro, che meritano sicuramente una visita. Chi sceglie Favignana come base per la propria vacanza, può dedicare una giornata intera ad entrambe. Levanzo e Marettimo sono infatti ben collegate a Favignana, anche attraverso tour in barca privati e personalizzati. E’ inoltre possibile programmare una vacanza “combinata”, che preveda il soggiorno anche nella altre due isole, un vero e proprio tour delle Egadi.

    Periodi

    Da aprile a dicembre

    Durata

    A partire da 3 notti

    Costo

    A partire da
    € 70 giorno/persona

    Ideale per

    Coppie / Amici / Gruppi

    Una vacanza alle Isole Egadi è senz’altro una scelta adatta a chi ami il mare e la natura incontaminata. Dai sentieri di trekking di Marettimo, fino alle calette appartate di Levanzo, queste isole sono in grado di far riscoprire al visitatore odori e sapori ormai dimenticati in città e nelle aree densamente abitate.

    Chi sceglie di basare la propria vacanza a Favignana può valutare di dedicare anche uno o due giorni nella visita di Levanzo e Marettimo. Oppure realizzare un mini tour delle Egadi, con 1 notte a Levanzo e 2 notti a Marettimo. Levanzo è l’isola più piccola dell’arcipelago, caratterizzata da grotte e piccole insenature appartate, per lo più rocciose. L’isola è famosa per la Grotta del Genovese, il più importante complesso di figure parietali in Italia e tra i più importanti nel mondo.

    Marettimo, la più selvaggia ed incontaminata delle Egadi, custodisce un patrimonio naturalistico unico, con oltre 515 specie vegetali della tipica macchia mediterranea, tra cui endemismi rari e/o unici. La sua conformazione - rocciosa di origine dolomitica - la rende impervia e difficile da alterare. Marettimo è anche conosciuta come l'isola delle grotte, oltre 400, sia emerse che sommerse, molte delle quali visitabili in barca o in immersione.

    Vuoi saperne di più? Consulta i nostri approfondimenti su Levanzo e Marettimo

    • Levanzo, la più piccola
    • La grotta del Genovese
    • Marettimo, l’isola sacra
    • Le grotte di Marettimo
    • Itinerari trekking a Levanzo e Marettimo
    • Diving a Levanzo e Marettimo
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    Mappa Levanzo e Marettimo con i nostri suggerimenti


    Levanzo, la più piccola

    Rocciosa e dolomitica, con una superficie di 5,82 Kmq è la più piccola delle tre isole. L’isola che i Romani chiamarono Phorbantia, è costituita da un piccolo villaggio che si affaccia sul bellissimoporticciolo di Cala Dogana da dove è possibile, attraverso sentieri curati dalla forestale, raggiungere la spianata che ospita un esempio di architettura rurale, l’edificio delle Case Florio con l’annessa fattoria. La sua conformazione geomorfologica offre soprattutto grotte, molte delle quali di interesse storico archeologico, prima fra tutte la famosa Grotta del Genovese.

    E’ anche l’isola meno abitata dell’arcipelago delle Egadi, intima e primordiale. L’isola di Levanzo dista da Trapani 6,5 miglia e si estende per soli 10 kmq. Il punto più alto è il Pizzo del Monaco con i suoi 278 metri. Levanzo ospita suggestive e appartate spiaggette di sassi e sabbia localizzate lungo il sentiero che porta al Faraglione. Nella parte sud-est dell’isola il visitatore potrà apprezzare e godere le splendide acque di due cale, raggiungibili sia da terra che da mare: Cala Fredda, contraddistinta da una spiaggia di sassi e un comodo scivolo, e la più selvaggia Cala Minnola.

    La grotta del Genovese



    Lungo la costa nord-occidentale dell'isola di Levanzo, il navigante attento, sollevando gli occhi ad un’altezza di circa trenta metri, può scorgere la Grotta del Genovese. Un sito archeologico famoso in tutto il mondo, di grande interesse anche dal punto di vista naturalistico e paesaggistico. Un’escursione da non perdere per tutti i visitatori dell’isola.

    Si tratta infatti di un grotta preistorica dove sono stati rinvenuti pitture e graffiti del periodo paleolitico e neolitico, raffiguranti figure stilizzate di uomini, uccelli, pesci. La grotta è composta da un'ampia camera d'ingresso comunemente definita "antegrotta", dalla quale si accede tramite uno stretto e basso cunicolo ad una camera interna meno alta e più lunga detta "retrogrotta". L'antegrotta conserva i resti di una fornace per la fabbricazione della calce e fino alla metà del secolo scorso era utilizzata come stalla e ricovero per attrezzi agricoli.

    Il retrogrotta custodisce ben 33 figure incise ed un centinaio di figure dipinte. Si tratta della più ricca eredità italiana di espressività figurata preistorica.

    La scoperta delle raffigurazioni parietali della camera interna risale al 1949, quando Francesca Minellono, una pittrice fiorentina che trascorreva un breve periodo di vacanza sull'isola, incuriosità dalle voci che giravano in paese e spinta dalla curiosità si infilò, trascinandosi faticosamente sul ventre, nell'angusto cunicolo.

    La Grotta del Genovese è visitabile su prenotazione:

    • Apertura: tutti i giorni (da Aprile ad Ottobre)
    • Prenotazione: obbligatoria
    • Durata visita: 2 ore circa (con partenza tra le 10.30 e le 10.45)
    • Per informazioni e prenotazioni: +39 0923 924032; +39 339 741 8800 - info@grottadelgenovese.it 

    Contattaci per organizzare un tour giornaliero dell’isola di Levanzo che includa la visita della Grotta del Genovese !!!

    Marettimo, l’isola sacra



    L’antica Hiera, sacra ai Greci, è sicuramente il gioiello dell’intero gruppo. Montuosa e dolomitica, la cui massima altezza è Pizzo Falcone, 684 metri. sopra il livello del mare, è molto frastagliata e verdeggiante. Le sue coste alte e rocciose sono costellate da circa 400 grotte, sia in superficie che in profondità, raggiungibili solo dal mare. Marettimo dista da Trapani circa 20 miglia ed è la più montuosa, boscosa e lontana geograficamente fra tutte le isole dell’arcipelago delle Egadi.

    Scalo Vecchio è il porticciolo dei pescatori, dal quale si scorge il castello di Punta Troia. La prima costruzione su Punta Troia di cui si ha notizia è una torre d’avvistamento del IX secolo, in epoca saracena. Fu Ruggero II, Re di Sicilia, nel 1140 a trasformare la torre saracena in un vero castello che assunse l’attuale fisionomia nel XVII secolo, sotto la dominazione spagnola. Il castello è stato recentemente ristrutturato e trasformato in area museale (visitabile nel periodo estivo).

    Altro sito di grande interesse, a circa 250 metri sul livello del mare, da cui si gode un panorama unico, sono le cosiddette “Case Romane”. Costruite dopo la prima guerra punica, intorno al 150 a.C, come piccolo presidio militare che controllava le rotte navali, sorgono sullo stesso promontorio di una affascinante chiesetta rurale di epoca normanna (XI-XII secolo), costruita da monaci Basiliani, di lingua greca.

    Le grotte di Marettimo



    Marettimo è la più selvaggia ed incontaminata delle Egadi. Grazie alla sua lontananza, alla natura impervia della montagna e allo scarso impatto dell’uomo sull’ambiente, custodisce ancora oggi un patrimonio vegetativo e faunistico preziosissimo, dove prosperano specie rare. A rendere Marettimo famosa in tutto il mondo sono però le sue grotte, sia emerse che sommerse.

    Sono circa 400, alcune facilmente visitabili in un periplo dell’isola. Le grotte marine sono il suo fiore all’occhiello, veri e propri capolavori creati dalle sapienti mani di una natura che le ha scolpite per secoli, come ad esempio la Grotta del Tuono o del Presepe, famosa per le sue stalattiti e stalagmiti, o la Grotta del Cammello. Il giro dell’isola in barca, con il tour delle grotte, è quindi un’esperienza unica ed indimenticabile, che consente in alcuni casi di poter entrare dentro le grotte e sfiorare le pareti.

    La grotta del Cammello prende il nome da uno scoglio a forma di cammello, visibile a una vista arguta, è caratterizzata da un grande antro e una piccola spiaggia di ghiaia. La grotta del Tuono prende il nome dai suoni prodotti dal mare al suo interno ed è caratterizzata da profondi fondali di uno splendido e intenso blu. Superando Punta Mugnone si giunge alla costa occidentale dell’isola, caratterizzata da numerose grotte e calette, rocce altissime a picco sul mare trasparente e profondo.

    Si giunge così all’altezza della grotta della Bombarda, così chiamata per il suo caratteristico “soffio” che si viene a creare durante le mareggiate all’interno di una piccola fessura. La grotta del Presepio prende il nome da stalattiti e stalagmiti, erose dal mare e dal vento, che hanno assunto forme somiglianti alle statue del presepe.

    Si arriva così a Cala Bianca, che, insieme a Cala Rossa (a Favignana), viene considerato il tratto di costa più bello e suggestivo di tutte le isole Egadi. Una distesa di azzurro difficilmente descrivibile e paragonabile a qualsiasi altro angolo di mare.

    Contattaci per organizzare la visita di Marettimo con il giro in barca e il tour delle grotte (a bordo di piccole imbarcazioni tipiche dell’isola).

    Itinerari trekking a Levanzo e Marettimo


    Levanzo e Marettimo sono oggi considerate mete di grande interesse da parte di tutti gli appassionati di trekking, hiking e walking (con le relative differenze). Levanzo è ideale per tutti gli appassionati, anche per chi è alle prime armi. E’ possibile dedicare anche solo una giornata alla scoperta dei sentieri (tutti molto accessibili e panoramici) che attraversano e/o costeggiano quasi tutta l’isola.

    Alcuni itinerari consigliati:

    • Itinerario 1: dal paese alla Grotta del Genovese
    • Itinerario 2: dal paese a Capo Grosso
    • Itinerario 3: da Capo Grosso a Cala Tramontana
    • Itinerario 4: dal paese al faraglione e alle pietre varate
    • Itinerario 5: la via del mare, verso Cala Fredda, Cala Minnola e Cala Calcara
    • Itinerario 6: dal paese a Case Florio
    • Itinerario 7: da Cala Fredda alla Torre Saracena 

    Per maggiori informazioni sugli itinerari trekking suggeriti a Levanzo: 

    Marettimo è un orto botanico naturale, un’isola del “tesoro” che custodisce un patrimonio paesaggistico e naturalistico immenso. Per valorizzarlo e conservarlo, negli anni gli operai dell’ente forestale, hanno messo in sicurezza e ampliato i numerosi sentieri storicamente presenti sull’isola. Questi interventi hanno trasformato in pochi anni Marettimo in una meta obbligatoria per tutti gli appassionati escursionisti.

    Alcuni itinerari consigliati:

    • Itinerario 1: Paese, fonte “pilusa”, cimitero Calvario, ponte di ferro, case romane
    • Itinerario 2: Paese, Passo del Bue, sorgente “Pigna”, castello di Punta Troia
    • Itinerario 3: Paese, Case Romane, Craparizza, Pizzo Falcone
    • Itinerario 4: Paese, Case Romane, Portella Anzini, Semaforo
    • Itinerario 5: Paese, Carcaredda, Jardinedda, Chianazzo, Faro di Punta Libeccio
    • Itinerario 6: Paese, Cimitero, Punta Basano
    • Itinerario 7: Paese, Case Romane, Taurro, castello di Punta Troia (o Pizzo Falcone)
    • Itinerario 8: Paese, Case Romane, Semaforo, Carrello, Carcaredda.
    • Itinerario 9: Paese Case Romane, area attrezzata, l’Antu Ranne o Carcaredda.
    • Itinerario 10: Paese, Portella Marunnuzza, Cala Bianca
    • Itinerario 11: Paese, Carcaredda, Zotta Muletti o Cardone, Punta Libeccio e ritorno passando dal Cretazzo
    Per maggiori informazioni sugli itinerari trekking suggeriti a Marettimo:
    Diving a Levanzo e Marettimo



    Come per il trekking, Levanzo e Marettimo sono particolarmente indicate per gli amanti delle immersioni. Oltre a godere di una flora e fauna marina ricchissime, Levanzo custodisce dei veri e propri patrimoni archeologici. Attraverso percorsi subacquei tracciati e sicuri è possibile ammirare reperti archeologi posti sotto la tutela della Soprintendenza del Mare. In particolare da non perdere assolutamente i due itinerari di Cala Minnola e Capo Grosso, entrambi d’epoca punico romana. Tra i 27 e 30 mt di profondità, tra Cala Minnola e Punta Altarella si trovano i resti di un relitto romano, una cinquantina di anfore vinarie e frammenti di vasellame di ceramica a vernice nera risalenti al I a.C. Ci troviamo nel versante orientale dell’isola dove insistono tracce di uno stabilimento per la lavorazione del Garum. E' possibile che ci sia un rapporto diretto tra lo stabilimento e la nave romana che stava approdando a Levanzo.

    A circa 28 metri di profondità, a largo di Capo Grosso, sarà invece possibile ammirare alcuni resti della famosa battaglia delle Egadi. Si tratta infatti del sito dove gettarono l’ancora alcune navi romane prima di affrontare la flotta cartaginese. Ceppi d’ancora, rostri roani, elmi, anfore. Reperti lasciati sui fondali nella loro posizione originale per poter essere ammirati.

    Anche Marettimo offre splendide esperienze per gli appassionati della subacquea, come ad esempio l’immersione fuori dalla costa ove si trova il relitto di un mercantile, l’immersione in grotta su fondale di 30 m., l’immersione alla Secca del Cammello e tante altre dove è possibile godere della bellezza di acque incontaminate e cristalline e ammirare la flora e la fauna marina.

    Per approfondimenti:




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